Pubblicazioni

Le pubblicazioni scientifiche del progetto OCCAM sono:

Am J Ind Med. 2013 May 30. doi: 10.1002/ajim.22205. [Epub ahead of print]

Female Breast Cancer in Lombardy, Italy (2002–2009): A Case–Control Study on Occupational Risks

Background: The role of occupational exposures in breast cancer development is still uncertain and to our knowledge, no studies have been recently carried out in Italy to provide a comprehensive estimation of this possible risk.

Methods: Based on administrative data, a case-control study was carried out recruiting all incident cases of female breast cancer in the period 2002–2009, aged between 35 and 69 years, residing in Lombardy, Italy. Controls were randomly sampled from all women residing in Lombardy as of December 31, 2005. Occupational histories, including bluecollar status, were available from 1974 through record linkage with a social security pension database, and were obtained for 11,188 cases and 25,329 controls. Adjusted odds ratios (ORs) and corresponding 90% confidence intervals (CIs) were calculated using multiple unconditional logistic regression models, including terms for sectors of longest employment and for duration of employment. Multiple comparisons were accounted for according to the Benjamini–Hochberg method.

Results: The ORs for female breast cancer were modestly but significantly increased for employment in electrical manufacturing (OR 1.12, 90%CI 1.04–1.21), textile (OR 1.08, 90%CI 1.02–1.15), paper (OR 1.25, 90%CI 1.06–1.46) and rubber (OR 1.26, 90%CI 1.03– 1.54) industries. Analysis by duration of employment within sectors showed significantly increased ORs for electrical manufacturing and rubber industries. After adjustment for multiple comparisons no estimates remained statistically significant.

Conclusions: Although with several limitations, our results point to a possible role of exposures in electrical manufacturing, textile, paper and rubber industries in the process leading to breast cancer. An in-dept study for the electrical manufacturing industry has been already planned.

Key words: breast cancer; occupational exposures; electrical manufacturing; case–control study; OCCAM project

Am J Ind Med 2012; 55(1): 1-4

Lung Cancer Risk in the Electroplating Industry in Lombardy, Italy, Using the Italian Occupational Cancer Monitoring (OCCAM) Information System

Background: Occupational Cancer Monitoring (OCCAM) is an Italian organization that monitors occupational cancers, by area and industrial sector, by retrieving cases and employment history from official databases. OCCAM previously estimated a relative risk (RR) of lung cancer of about 1.32 among ‘‘metal treatment’’ workers in Lombardy, northern Italy, potentially exposed to chrome and nickel. In the present study, lung cancer risk was estimated among electroplating workers only.

Methods: Lombardy electroplating companies were identified from descriptions in Social Security files. Lung cancer risk was evaluated from 2001 to 2008 incident cases identified from hospital discharge records.

Results: The RR for lung cancer among electroplating workers was 2.03 (90% CI 1.33–3.10, 18 cases) for men; 3.00 (90% CI 1.38–9.03, 4 cases) for women.

Conclusions: Electroplaters had higher risks than ‘‘metal treatment’’ workers. Although the risks were due to past exposure, case histories and recent acute effects indicate a present carcinogenic hazard in some Lombardy electroplating factories.

Key words: metal plating, chrome, nickel, lung cancer, Occupational Cancer Monitoring

G Ital Med Lav Ergon 2011; 33(4): 381-6

Dalla ricerca dei casi di tumore professionale agli interventi di prevenzione: l’utilizzo del metodo OCCAM nell’ASL di Como

Nell’ambito del progetto “Tumori Professionali” della Regione Lombardia presso la ASL di Como sono stati analizzati i rischi per sede del tumore e comparto produttivo stimati sui casi incidenti 2001-2004 nell’area mediante la metodologia OCCAM. Si tratta di uno studio caso-controllo che utilizza del schede di dimissione ospedaliera per l’individuazione dei casi, le anagrafi assistiti per i controlli e i dati INPS per la ricostruzione delle storie lavorative. Da un insieme di rischi rilevati si è effettuata una selezione dei casi da indagare come di possibile origine professionale, anche integrando i dati delle storie lavorative con le informazioni dei RLS delle stesse aziende. Su 45 casi identificati ed intervistati, 24 sono stati ritenuti di origine professionale e denunciati secondo le procedure di legge. Sono anche state identificate aziende in cui erano ancora presenti importanti esposizioni a cancerogeni, intervenendo per la loro eliminazione.

Parole chiave: tumori professionali, sorveglianza, tumore del polmone, tumore della vescica, gomma, plastica, tessile

Am J Ind Med 2010; 53: 1002-5

A Confounders and confusion: dealing with cancer cases of occupational origin

Background: the recognition of occupational cancers is often hampered by confusion between the individual determinants of the disease and effects at the group level.

Methods: here we propose an approach, based on the evaluation of the attributable risk at the group level, that provides quantitative estimates of the roles of multiple causes in individuals affected of cancer within a population exposed to occupational risk.

Results: the estimate of individual probability can be easily obtained computing the attributable risk. This can be often achieved by using the existing information available in the literature.

Conclusions: dismissing the occupation as a cause of a cancer in an exposed subject on the sole basis of potential confounding is erroneous and should be withdrawn from medical practice.

Key words: causes; attributable risk; occupational cancer; confounders

Epidemiol Prev 2009; 33(4-5) Suppl 2: 71-3

La ricerca attiva dei tumori di origine professionale

La ricerca attiva dei tumori professionali è una realtà presente solo in Italia, sebbene invocata spesso in varie parti del mondo. Vengono qui presentati i risultati preliminari dei due modelli di ricerca attiva, uno basato sulle interviste in ospedale, l’altro sulle fonti correnti (OCCAM), implementati in Lombardia nell’ambito di un progetto sui cancerogeni professionali finanziato dalla Regione. La ricerca attiva del tumori professionali si presenta come uno strumento non oneroso e in grado di tutelare i diritti dei lavoratori e la salute della popolazione.

Parole chiave: tumori, lavoro, ricerca attiva

G Ital Med Lav Erg 2008; 30(4): 392-5

I confonditori e le confusioni: il riconoscimento del nesso causale e la identificazione delle vittime dei cancerogeni professionali

Il mancato riconoscimento di un caso di tumore come dovuto a cause professionali è spesso determinato dalla confusione tra l’esposizione ad altri determinanti a livello individuale e la valutazione dell’effetto a livello di gruppo di esposti. Si discute qui un approccio basato sulla valutazione del rischio attribuibile tra gli esposti e le ricadute di questa valutazione a livello individuale.

Parole chiave: causalità, rischio attribuibile, tumori professionali, confonditori

Med Lav 2008; 99(1): 40-8

Matrice “in progress” per la consultazione dei dati bibliografici relativi alle neoplasie di sospetta origine professionale

In Italia solo una frazione minima di tumori viene segnalata e riconosciuta dall’ente assicurativo come professionale. Questo accade soprattutto per tumori come quelli polmonari e vescicali con una frazione eziologica minore rispetto a mesoteliomi o tumori dei seni paranasali, sia per carenze nella raccolta delle informazioni anamnestiche sia per l’incertezza delle conoscenze sui cancerogeni in campo occupazionale Nell’ambito del progetto OCCAM per il monitoraggio dei tumori professionali per interpretare le evidenze emerse e formulare nuove ipotesi di lavoro è stata condotta una vasta ricerca bibliografica nella letteratura scientifica riguardante i tumori occupazionali. La ricerca ha permesso di costruire e rendere disponibile online (www.occam.it) una “matrice” della letteratura che contiene i risultati “positivi” di 685 studi epidemiologici di coorte, di tipo caso-controllo e studi trasversali (cross-sectional) pubblicati in ambito occupazionale da cui sono state tratte 1870 citazioni riguardanti un aumento di rischio statisticamente significativo per sede delle neoplasie e tipologie di settore produttivo. Un asse della matrice è costituito dai settori produttivi o cicli (es: siderurgia, cuoio e calzature, ecc.) e l’altro dalle diverse sedi di neoplasia analizzati. Oltre che uno strumento di ricerca utile per l’interpretazione dei dati delle indagini condotte con il progetto OCCAM, la matrice è stata costruita per mettere a disposizione dei medici di base, medici d’azienda o di altri medici specialisti uno strumento di lavoro più rapido rispetto alla ricerca bibliografica convenzionale che almeno in una fase iniziale sia in grado di fornire elementi scientificamente fondati di “sospetto” della neoplasia professionale facilitandone l’identificazione e favorendone il riconoscimento.

Parole chiave: cancro, occupazione, strumento di lavoro

G Ital Med Lav Ergon 2007; 29(3 suppl): 307-9

La ricerca attiva dei tumori di origine professionale: primi risultati

Il progetto OCCAM (OCcupational CAncer Monitoring), in accordo con quanto previsto dal D.Lgs 626/94 all’articolo 71, ha promosso la “sorveglianza attiva” dei tumori professionali in Regione Lombardia attraverso un sistema di record-linkage che utilizza per la ricostruzione delle storie lavorative i dati disponibili in forma elettronica presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.) riguardanti i lavoratori dipendenti del settore privato a partire dal 1974.

Materiali e metodi: attraverso le schede di dimissione ospedaliera (SDO), sono stati identificati i casi incidenti nel periodo compreso tra il 2001 e il 2004. Le neoplasie sono state scelte sulla base di quanto contenuto nel D.M. del 27 aprile 2004.

Risultati: sono stati sottoposti 271 casi di tumore a un’indagine per l’accertamento dell’origine lavorativa della malattia dai servizi PSAL della Lombardia per il biennio 2001-02. Il numero di neoplasie di sospetta origine professionale sono stati 102, il 38% del totale di quelli sottoposti a indagine.

Conclusioni: il sistema OCCAM fornendo informazioni relative all’anagrafica delle aziende e dei lavoratori, oltre alle informazioni sulla patologia neoplastica, integrando le informazioni sui rischi con dati della letteratura scientifica (www.occam.it) e con conoscenze sui cicli produttivi, ha permesso ai servizi PSAL di individuare molti casi di tumore di possibile origine professionale che altrimenti sarebbero rimasti sconosciuti.

Parole chiave: ricerca attiva, tumori, occupazionale, record linkage

Am J Ind Med 2006; 49(9): 791-8

The Italian surveillance system for occupational cancers: characteristics, initial results, and future prospects

Background: occupational cancer monitoring is important for cancer prevention and public health protection. A surveillance system for identifying occupational cancer risks and cancer cases in Italy that are likely to be of occupational origin using information available in the Italian Social Security archives was created and assessed. Persons employed in the private sector, the employing company, its industrial sector, and years of employment are available in these archives.

Methods: a method to find known occupational hazards was first tested using a casecontrol approach. Cases were from six Italian cancer registries (CRs) and controls were sampled from source populations and as ‘‘exposure’’ the economic sector of the employing company was used. The potential of using hospital discharge records as case sources was subsequently assessed: these cover larger populations and are available more quickly than CR case series.

Results: in the CR-based study many known occupational cancer risks related to specific industrial sectors were identified. By using cases from hospital discharge records many industries at risk were identified, as well as cases of recent diagnosis likely to be of occupational origin. However, for some industrial sectors (e.g., the chemical industry) the approach was unable to detect any excess risk. Furthermore, information on employees in important areas like agriculture, self-employment, and the public sector is not available in the Social Security archives.

Conclusions: This approach appears to be a promising low-cost method for occupational cancer surveillance, at least for some industries, and can be easily implemented in other countries.

Key words: occupational cancer; surveillance; record linkage; case-control

Epidemiol Prev 2005; 29: 253-58

La ricerca attiva dei tumori di origine professionale: il caso del tumore della vescica nella Regione Lombardia

Obiettivo: lo studio OCCAM (OCcupational CAncer Monitoring) è stato realizzato per stabilire un sistema nazionale di sorveglianza dei tumori di origine professionale. Questo progetto consiste in una serie di studi caso-controllo basati sulla popolazione, in cui le informazioni sulle storie lavorative sono raccolte automaticamente dagli archivi dell'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), i casi di tumore vengono selezionati dai Registri tumori (RT) e i controlli sono selezionati attraverso gli archivi dell'anagrafe assistiti. Visti i risultati incoraggianti ottenuti attraverso gli RT, è stato condotto uno studio utilizzando le schede di dimissione ospedaliera (SDO) come fonte dei casi analizzati.

Disegno: è stato condotto uno studio caso-controllo basato sulla popolazione, con 1.568 casi di tumore della vescica nel sesso maschile occorsi negli anni 1999 e 2000 (identificati casuale tra la popolazione residente in Lombardia.

Risultati: nonostante i limiti di questo approccio siamo stati in grado di identificare alcune  associazioni, ampiamente documentate nella letteratura scientifica, tra rischio per tumori vescicali e impiego nei seguenti settori industriali: cuoio e calzature (OR= 1,83; IC 90% 1,01-3,33; 10 casi osservati), trasporti (OR= 1,28; IC 90% 0,94-1,76; 37 casi osservati), gomma (OR= 1,22; IC 90% 0,80-1,85; 19 casi osservati), stampe (OR= 1,50; IC 90% 1,10-2,05; 38 casi osservati).

Conclusioni: la capacità del sistema di sorveglianza OCCAM di riconoscere associazioni note dimostra la validità di questo metodo nell'individuare i casi di tumore di sospetta origine professionale.

Parole chiave: vescica, cancro, occupazione

Eur J Oncol 2005; 10 (3), 181-184

Il progetto OCCAM (Occupational Cancer Monitoring)

Il progetto OCCAM (Occupational Cancer Monitoring) nasce per stimare l’importanza ed individuare i tumori di origine lavorativa.

È articolato in numerosi sottoprogetti volti sia alla stima per area, sede e comparto produttivo dell’importanza dei tumori di origine occupazionale, sia alla individuazione dei casi di possibile origine professionale a fini risarcitori e di miglioramento degli ambienti di lavoro.

È inoltre realizzato e aggiornato un sistema di classificazione dei risultati dei lavori scientifici al fine di interpretazione dei risultati ottenuti dagli studi di area. La stessa base di conoscenza viene proposta come strumento per i Medici di Medicina Generale per la identificazione dei casi di sospetta origine professionale.

Parole chiave: occupazione, cancro, sorveglianza, letteratura

Med Lav 2005; 96 (1): 33-41

Un sistema di monitoraggio per i tumori di origine professionale

Il D.lgs. 626/94 prevede la costituzione di un registro nazionale dei tumori professionali presso l’ISPESL allo scopo di individuare i casi di possibile origine professionale e di stimare il ruolo delle esposizioni occupazionali nell’eziologia dei tumori. Le informazioni sui lavori precedentemente svolti a partire dal 1974, disponibili in forma elettronica presso l’INPS per i soggetti assunti in imprese private, sono state collegate con i casi di tumore rilevati da sei Registri Tumori di Popolazione (Friuli, Genova capoluogo, Genova provincia, Macerata, Umbria, Varese, Veneto e con un campione della popolazione sorgente. È stato così implementato uno studio caso-controllo per mappare in ogni area il rischio per sito e tipologia economica nel settore privato. Uno dei maggiori limiti di questo approccio è la difficoltà nel distinguere veri rischi occupazionali da reperti accidentali derivanti da comparazioni multiple. Per comparare le associazioni emerse dall’indagine con le informazioni esistenti sui rischi occupazionali è stata condotta una ricerca estensiva nella letteratura corrente, indipendentemente dai risultati dello studio. L’analisi si basa su 36379 casi, derivati dai dati di incidenza più recenti di sei Registri Tumori italiani, e 29.572 controlli, derivati dalla popolazione di tali aree. Sono emerse 34 associazioni statisticamente significative per 11 settori economici. Dieci associazioni sono state riportate anche da più di 5 lavori pubblicati, 14 sono state riportate da un numero di lavori tra 1 e 5; 10 non sono mai state descritte in letteratura. Questo sistema appare in grado di mettere in evidenza in numerose aree del paese rischi di tumori occupazionali noti ed identificare altri rischi prima sconosciuti. È inoltre in grado di fornire una lista di casi su cui svolgere indagini approfondite mirate ad accertare l’esposizione professionale.

Parole chiave: cancro, occupazione, sorveglianza