Benvenuti in OCCAM

Il progetto OCCAM (OCcupational CAncer Monitoring) nasce da una collaborazione tra ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro) e Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano per stimare il rischio per i tumori di origine occupazionale per area geografica (provincia, regione ecc.), sede d’insorgenza della malattia e comparto produttivo. Permette inoltre di individuare i casi di possibile origine professionale per stabilire le priorità nell’attività di prevenzione negli ambienti di lavoro ed eventualmente per promuovere nei casi accertati l’attivazione di procedure per il risarcimento.
Consiste nella realizzazione di studi caso-controllo che confrontano le storie professionali di chi è ammalato di tumore (casi), ottenute attraverso il “linkage” con gli archivi informatizzati INPS, con quelle di chi è senza malattia (controlli). I casi di neoplasie sono ricavati dalle fonti di dati disponibili a livello istituzionale.
In una prima fase di attività le indagini sono state condotte utilizzando i casi incidenti nel periodo 1990-1997 rilevati da sei Registri Tumori Italiani (link OCCAM – Registri tumori).
Successivamente si sono sperimentati sistemi “routinari” alternativi di rilevazione della patologia come le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) che rispetto ai registri tumori comprendono aree più vaste.

I dati sulla storia lavorativa dei lavoratori delle imprese del settore privato sono reperibili in forma elettronica presso gli archivi informatizzati dell’INPS che riportano, a partire dal 1974 e per ogni anno, i contributi versati dai lavoratori dipendenti, il periodo di lavoro, la qualifica del lavoratore (operaio o impiegato) e le aziende ove si è svolta l’attività. Queste ultime sono a loro volta classificate secondo il ramo di attività economica.

Per interpretare i risultati ottenuti con OCCAM e fornire uno strumento informativo rapido ed essenziale a chiunque voglia documentarsi sul rischio oncologico in ambito professionale, è stata costruita quella che abbiamo definito come “Matrice della letteratura” che contiene attualmente 922 lavori scientifici pubblicati e indicizzati dal 1976 ad oggi.

Il progetto OCCAM (Occupational Cancer Monitoring) è uno strumento basato sull’uso di fonti informative correnti disponibili in forma elettronica per la raccolta e archiviazione “nominativa” dei casi di tumore di sospetta origine professionale nato dalla collaborazione tra ISPESL e Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano. Questo strumento di registrazione dei tumori professionali funziona nelle modalità previste dall’ articolo 244 del D. L.vo n. 81 del 2008 sulla sicurezza lavoro già operante in regione Lombardia dal 2004.

CASI
In generale sono stati considerati casi i soggetti affetti da neoplasie maligne con età compresa tra i 35 e i 69 anni identificati dai Registri Tumori o attraverso il sistema delle Schede di Dimissione Ospedaliera che possedessero una storia professionale in INPS. I soggetti con età superiore a 69 anni sono stati esclusi perché le informazioni sulla storia lavorativa sono disponibili presso l’istituto assicurativo solo a partire dal 1974 e avrebbero perciò permesso di considerare solo l’ultima parte del loro periodo lavorativo, considerato che nel nostro paese di regola l’età di pensionamento si aggira attorno ai 60 anni. I soggetti con età inferiore a 35 anni sono stati invece esclusi perché si è ritenuto improbabile il manifestarsi di un tumore di possibile origine occupazionale prima di questa età.

CONTROLLI
I controlli sono stati individuati estraendo un campione casuale stratificato per età (intervalli quinquennali) e sesso dagli archivi dell’anagrafe assistiti su base regionale, utilizzando la popolazione residente nell’area servita dal sistema di rilevazione di patologia di cui ci si è avvalsi di volta in volta nel progetto, nel periodo di calendario corrispondente a quello dei casi incidenti. Il numero di controlli campionati è stato scelto adottando un criterio basato sulla numerosità dei casi per classe di età e sede. La dimensione del campione per ciascuno degli strati di età e sesso è stata cioè stabilita sulla base della frequenza delle neoplasie moltiplicando per un fattore inversamente proporzionale alla numerosità.

SDO
La retribuzione in base alle prestazioni erogate da parte del sistema sanitario nazionale (SSN), delle strutture sanitarie sia pubbliche che private convenzionate, avviene mediante l’invio all’amministrazione regionale di records individuali relativi a ciascun ricovero, le schede di dimissione ospedaliera (SDO).
Le informazioni contenute nelle schede comprendono da quattro a sei codici per identificare le patologie di cui una persona è affetta, altri codici per identificate le prestazioni maggiori (es. gli interventi chirurgici) ed altri ancora relativi alla data di accettazione, la data di dimissione, i reparti di ricovero ecc.. Esse contengono anche un codice che identifica “univocamente” il paziente. Questo può essere sia il “codice assistito” oppure il codice fiscale. Il sistema informativo basato sulle schede di dimissione ospedaliera (SDO) è nominalmente attivato in tutte le regioni italiane, trattandosi di un sistema previsto dalla legge e anche se la qualità delle informazioni registrate è differente da regione a regione, molte di queste mettono in atto una puntuale attività di verifica sulla qualità delle informazioni.

Tutela della privacy
Il progetto OCCAM ha concepito il proprio sistema informativo in armonia con la "tutela dei dati personali" n. 675 del 1996. Tutti i dati relativi allo stato di salute vengono trattati all'interno di organismi legittimati a trattarli (Registri Tumori, Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere). I dati inviati ad INPS sono dati nominativi che si riferiscono sia a persone affette da tumore (casi) sia a persone sane appartenenti alla popolazione sorgente (controlli). Lo stato di caso o controllo non viene però reso noto ad INPS per cui è impossibile sapere per ciascun soggetto se sia portatore di tumore o meno. L'accesso ai dati INPS è legittimato dalla modifica al D.lg. 626/94 intervenuta con il D.lg. n. 66 del 25 febbraio 2000 che prevede all'art. 7 che l'ISPESL, al fine di realizzare il "Registro Tumori Professionali" possa accedere ai dati degli Enti Previdenziali, come INPS ed INAIL.