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Il OCCAM (Occupational Cancer Monitoring),
ha lo scopo di istituire un sistema di “monitoraggio dei rischi oncogeni di origine professionale implementando un archivio“nominativo” dei tumori di sospetta origine professionale.

Il progetto OCCAM valuta i rischi per comparti di attività economica del settore privato. Le tipologie industriali di appartenenza dei lavoratori sono state classificate utilizzando i codici delle professioni secondo la classificazione ATECO 81 (ISTAT, 1981). L’esposizione è stata attribuita raggruppando i singoli codici in un settore unico e più ampio come ad esempio:Gomma, Cuoio e Calzature, Trasporti ecc. Gli accorpamenti sono stati effettuati con il supporto di igienisti industriali seppure tramite una analisi non formale e utilizzando un criterio che si basa sulla similarità delle singole produzioni industriali. Questa scelta è stata operata perché il numero di soggetti appartenenti a ciascuna categoria ATECO è spesso risultato troppo esiguo per permettere una analisi statistica e molte esposizioni sono simili anche se codificate diversamente.

Lo stato di “esposto” all’interno delle analisi caso-controllo per ciascun settore o raggruppamento è stato attribuito a soggetti che avessero lavorato in quel determinato comparto con una durata minima di 12 mesi. In alcuni indagini si è scelto di attribuire lo stato di esposizione sulla base del settore dove il soggetto avesse lavorato per più tempo rispetto all’intera storia lavorativa (tempo prevalente). Il gruppo di soggetti “non esposti” è stato identificato nell’ambito dei codici ATECO tra quei lavoratori impiegati in comparti produttivi privi di rischi specifici e quindi appartenenti essenzialmente al gruppo di dipendenti del terziario e dei servizi. Per questi comparti produttivi è stata presunta a priori l’assenza di esposizioni a sostanze cancerogene di tipo professionale. Per i soggetti impiegati in comparti produttivi appartenenti sia alla categoria degli esposti sia alla categoria di riferimento dei non esposti, questi è stato inserito tra i primi.

Poiché un sistema basato su segnalazioni volontarie si è rivelato di difficile realizzazione,èsembrato opportuno mettere a punto un diverso sistema informativo per la rilevazione dei tumori di sospetta origine professionale basato su fonti informative correnti. Per realizzare questo sistema informativo è stata istituita una collaborazione tra ISPESL e l’Istituto Nazionale Tumori di Milano che in modo sistematico e continuo realizzasse il collegamento delle più numerose basi di patologia possibili, con le storie professionali ottenute in primo luogo da INPS, eventualmente integrate dalle informazioni contenute nelle basi di dati di INAIL e di ISTAT.

Dati sulla storia lavorativa sono disponibili in forma elettronica presso l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.) che per ogni iscritto e ogni anno, ha registrato a partire dal 1974, tutti i lavori svolti dai dipendenti di imprese del settore privato, la ragione sociale dell’impresa e il relativo settore economico/industriale. Tipologie industriali di appartenenza dei lavoratori sono state classificate a partire dai codici delle professioni secondo la classificazione ATECO 81 (ISTAT 1981) e tipologie simili sono state raggruppate in un settore unico (es. Gomma, Cuoio e Calzature, Trasporti ecc.)

Per stimare il rischio per tumori professionali in base al tipo di neoplasia e al comparto produttivo ci si è avvalsi di sistemi informativi di rilevazione e archiviazione delle malattie su base territoriale: i Registri Tumori di popolazione, gli archivi di mortalitàregionali, il sistema delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) come fonte per individuare i pazienti affetti da patologie tumorali.

In pratica il progetto OCCAM ha implementato la realizzazione di studi caso-controllo che confrontano le storie professionali ottenute da INPS di chi è ammalato di tumore con quelle di chièsenza malattia reperendo i casi di neoplasie dalle fonti di dati disponibili a livello istituzionale.